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Essere genitori non è facile nel mondo di oggi. Un ragazzo crescendo, anche se ha delle buone capacità ha bisogno di sentirsi dire: “Tu ce la puoi fare!” Soprattutto se la situazione è difficile. Un genitore, qualunque siano le sue caratteristiche di personalità, dovrebbe cercare di essere autorevole, che è diverso da autoritario vecchio stile, che non comunica con i figli, che ordina e basta che punisce senza spiegare.

Un genitore autorevole sa comunicare con i propri figli, sa prendere le decisioni giuste per i figli; quindi non è iper-permissivo, come a volte, oggi, sono alcune coppie genitoriali che pensano che i propri figli possano/debbano essere completamente liberi di educarsi da soli, con una visione sbagliata della libertà. Il genitore autorevole, segue il proprio figlio da quando è piccolo, lo guida, stabilisce delle regole, nello stesso tempo gli dimostra affetto, dialogo e disponibilità. Un ulteriore limite al raggiungimento dell’autorevolezza né l’entrare in crisi quando i figli mettono in atto comportamenti di opposizione, in questo caso è compito del genitore, che ha raggiunto l’età adulta, utilizzare un comportamento da adulto, cioè una persona che sappia reggere lo scontro e che non si lasci sottomettere dalle richieste dei ragazzi. E’ importante ricordarsi che i risultati dell’educazione si osservano su tempi lunghi, non sull’immediato; come si aspettano molti genitori fragili che entrano in crisi, chiedendo scusa ai propri figli.

Soprattutto durante l’infanzia, i bambini devono avere la sicurezza che i genitori sanno cosa è bene per loro, poi naturalmente si oppongono, ma questo fa parte del gioco. Oggi i genitori fragili sono in leggero aumento, forse perché non assimilano bene alcuni risultati della psicologia. La psicologia, a volte, viene molto banalizzata, alla fine le coppie genitoriali ricevono tanti input disordinati e non sanno più bene come comportarsi; molte persone scrivono di psicologia, sui media, magazine senza avere una preparazione seria di base. La genitorialità è un’arte, bisogna mano a mano adeguarsi alle condizioni in cui si vive e alle caratteristiche del proprio figlio.