La tecnologia può essere un alleato utile ed efficace per facilitare i processi di apprendimento, in particolare per bambini e ragazzi che hanno difficoltà o veri e propri disturbi dell’apprendimento.
Il 3% della popolazione scolastica presenta disturbi dell’apprendimento. Bambini e ragazzi che soffrono di questi disturbi sono intelligenti come i loro coetanei, ma hanno una differente modalità di funzionamento cerebrale. Ciò implica maggiore fatica ad acquisire alcune competenze, in particolare la competenza della lettura nel caso della dislessia, la competenza della scrittura, nel caso di disortografia e disgrafia e la competenza del calcolo, nel caso della discalculia. La diagnosi di tali disturbi può essere effettuata da equipe certificate che comprendono diverse figure professionali: psicologo, logopedista e neuropsichiatra.
Le tecnologie possono rappresentare un valido aiuto perché permettono di aggirare o compensare alcune delle difficoltà tipiche dei disturbi dell’apprendimento. Nel caso della dislessia, ad esempio, può essere molto utile l’utilizzo di software con la sintesi vocale, che contengono, cioè, una voce in grado di leggere automaticamente il testo inserito. Questo permette al bambino dislessico di aggirare la sua difficoltà di lettura, sfruttando il canale uditivo invece del canale del testo scritto, raggiungendo in minor tempo e con minore fatica l’obiettivo di comprendere la materia di studio. Nel caso della disortografia e disgrafia, invece, possono essere utilizzati software che uniscono permettono la video scrittura con il correttore ortografico, che segna la parola scorretta e fornisce dei suggerimenti per correggerla. Alcuni di questi programmi uniscono la sintesi vocale al correttore, ovvero una voce che legge ciò che il bambino scrive, permettendogli di ascoltare gli eventuali errori e correggerli in autonomia
L’utilizzo di questo tipo di software ha anche l’effetto di aumentare il senso di autoefficacia e di autonomia dei ragazzi, che si sentono in grado di raggiungere l’obiettivo di svolgere i compiti, senza dipendere necessariamente dall’aiuto dell’adulto .
Esistono diversi software di questo tipo, alcuni gratuiti, il più utilizzato è LeggiXme. Altri sono a pagamento, i più utilizzati sono prodotti dalla Cooperativa Anastasis.
Non solo i ragazzi con DSA possono trarre giovamento dall’utilizzo delle tecnologie, tutti gli studenti possono essere facilitati da questi strumenti. Un esempio è la pratica didattica della flipped classroom (classe capovolta). Tale metodologia prevede l’utilizzo di video didattici online e materiale didattico multimediale che i ragazzi guardano a casa e che poi discutono in classe. Questo permette ai ragazzi di arrivare in classe già con una competenza sull’argomento e agli insegnanti di diventare supervisori di quell’argomento, di chiarire dubbi, di fare sperimentare in classe, quanto imparato dai ragazzi a casa.
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