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I DSA possono essere definiti come caratteristica dell’individuo, fondati su una base neurobiologica; il termine caratteristica dovrebbe essere utilizzato dal clinico e dall’insegnante in ognuna delle possibili azioni che favoriscono lo sviluppo delle potenzialità individuali. Il termine caratteristica indirizza verso un approccio pedagogico che valorizza le differenze individuali.
Per la diagnosi di tutti i disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche devono essere soddisfatti alcuni criteri di base. In primo luogo ci deve essere un grado clinicamente significativo di compromissione dell’abilità scolastica specifica. Questo può essere giudicato in base alla gravità del disturbo definito in termini scolastici cioè, un grado di compromissione che ci si aspetterebbe in meno del 3% della popolazione dei bambini che frequentano la scuola.
In secondo luogo, la compromissione deve essere specifica, nel senso che non è attribuibile soltanto a un ritardo mentale o a compromissioni minori del livello intellettivo generale. Poiché il quoziente d’intelligenza (QI) e il rendimento scolastico non corrono esattamente in parallelo, questa distinzione può essere fatta solo sulla base di test di rendimento e di QI standardizzati e somministrati individualmente che siano appropriati per la cultura e il sistema educativo in questione. La direttiva clinica è che il livello di apprendimento del soggetto deve essere sostanzialmente inferiore a quello atteso per un bambino della stessa età mentale. Inoltre non devono essere presenti fattori esterni capaci di fornire una sufficiente motivazione per le difficoltà scolastiche. Una diagnosi di disturbo evolutivo delle abilità scolastiche deve generalmente basarsi sull’evidenza di un disturbo clinicamente significativo del rendimento scolastico associato a fattori intrinseci allo sviluppo del bambino. Tuttavia, per imparare in maniera efficiente, i bambini devono avere adeguate possibilità di apprendere. Quindi, se appare chiaro che il modesto rendimento scolastico è direttamente causato da assenze assai prolungate da scuola, senza insegnamento a casa, o da un’istruzione grossolanamente inadeguata, i disturbi non devono essere codificati come disturbi specifici dell’apprendimento. Le frequenti assenze da scuola o le discontinuità nell’insegnamento conseguenti a cambi di scuola non sono di solito sufficienti a dar luogo a un ritardo scolastico del grado necessario per una diagnosi di disturbo evolutivo specifico delle abilità scolastiche.
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